L’associazione tra postura seduta e alterazioni degenerative dei dischi intervertebrali è stata ampiamente studiata, mentre risulta non sufficientemente indagata la possibile relazione tra questa postura e la comparsa di ipercifosi dorsale.
L’obiettivo di questo studio è stato, pertanto, quello di verificare l’eventuale associazione tra attività lavorativa al VDT, che richiede una postura seduta e protratta, e ipercifosi dorsale.
Sono stati esaminati 63 lavoratori addetti al VDT e 71 lavoratori addetti alla manutenzione di linee telefoniche (gruppo controllo), che differivano fra loro per il diverso impegno posturale richiesto dalla mansione svolta.
A tutti i lavoratori è stato somministrato un questionario con domande sulla mansione svolta e sulla storia clinica. Tutti i lavoratori sono stati sottoposti ad esame ortopedico completo.
Gli esami radiografici sono stati eseguiti solo nei casi che necessitavano di ulteriori approfondimenti diagnostici.
I due gruppi sono risultati omogenei fra loro per età, mentre differivano per anzianità lavorativa e body mass index (BMI).
La frequenza di casi con rachialgie soggettive è risultata più elevata nel gruppo degli addetti al VDT rispetto a quello dei manutentori.
E’ risultata una maggior prevalenza di ipercifosi dorsale tra gli addetti al VDT rispetto ai manutentori, con differenza ai limiti della significatività statistica.
L’ipercifosi dorsale, inoltre, negli addetti al VDT, era associata all’età. Le ipercifosi dorsolombari, invece, sono risultate significativamente più frequenti negli addetti al VDT rispetto ai manutentori (p<0.5).
I risultati preliminari di questo studio sembrano suggerire che la postura lavorativa seduta fissa e prolungata sarebbe in grado di determinare ipercifosi dorsale, anche se un ruolo nella sua determinazione sembra assegnato ai fattori costituzionali e all’età.
Sono pertanto suggeriti interventi preventivi finalizzati ad una adeguata formazione ergonomica dei lavoratori addetti al VDT.
M.R. Gigante, G. Sciascia, A. Basso, P. Lovreglio, A. Russo, M.D. De Frenza, M. Musti, L. Soleo.