L’osteopatia é una disciplina riconosciuta in molti Paesi al mondo e soprattutto in Europa. È un elemento indispensabile per una medicina integrata.
Neonato:
Il parto, dal punto di vista osteopatico, lascia sempre un’impronta sul cranio del bambino. Per attenuare gli effetti negativi di questa impronta, si sottopone il neonato a sedute di normalizzazione, anche in assenza di sintomo. A maggior ragione in caso di disturbi digestivi, del sonno, problemi di sviluppo psico-motorio, emiplegia perinatale, idrocefalia, displasia dell’anca, piede torto, torcicollo miogeno congenito, reflusso gastrico, allergie sia cutanee che respiratorie. Il trattamento, secondo la gravità dei casi, é risolutivo o propedeutico.
Bambino:
Oltre le stesse indicazioni nel caso del neonato possiamo aggiungere iperattività, stress, ritardo scolastico, traumi, scoliosi, cifosi, dolori, distorsioni, malattia di Scheuermann, malatia di Sever, malattia di Osgood-schlater, problemi della postura, otiti recidivanti, angina pectoris, faringiti e laringiti frequenti, bronchite, asma, coliti, disturbi O.R.L. e alcuni disturbi oculistici. Un capitolo specifico é dedicato all’ortodonzia, per integrare armonicamente le conseguenze a livello globale nel corpo, dal cranio ai piedi, armonizzazione dei movimenti dentali e delle ossa mascellare e mandibolare.
Quando il bambino può essere portato dall’osteopata?
L’osteopatia in campo pediatrico trova una moltitudine di applicazioni come già detto, ma il motivo per cui più di frequente i genitori si rivolgono all’osteopata sono le conseguenze dei traumi da parto. Al momento della nascita possono infatti verificarsi degli eventi (travaglio lungo e difficile, presentazione podalica del feto, parto gemellare, estrazione con ventosa) che potrebbero alterare la forma del cranio del bambino con conseguenze spiacevoli sul suo benessere: rigurgiti, difficoltà di suzione, anomalie di natura estetica e posturali.
In cosa consiste l’intervento dell’osteopata?
Il trattamento osteopatico per i disturbi su indicati consiste in piccole e delicate pressioni in punti precisi del cranio e della colonna vertebrale. L’osteopata interviene dopo aver condotto una valutazione globale del bambino, non solo a livello muscolare e scheletrico ma anche a livello neurologico e comportamentale. Si tratta di un approccio olistico che attraverso l’intervento sul corpo è in grado di ridare al piccolo l’equilibrio strutturale e psichico