Il Centro studi Postura è indicato come centro operativo nazionale dalla Associazione Nazionale ANTIAGE, per la tecnica di iniezione intra-articolare dell’anca con guida ecografica al fine di trasferire nell’anca i risultati ottenuti nel ginocchio con l’iniezione intra-articolare di prodotti terapeutici (acido ialuronico)
La riduzione del dolore, il miglioramento della qualità della vita dei pazienti e la ripresa di azioni precedentemente impedite sono gli obiettivi della tecnica.
INFORMAZIONI PER IL PAZIENTE
Questa innovativa tecnica permette di effettuare nell’anca le medesime terapie che si applicano nelle malattie reumatiche del ginocchio. Infatti, prevalentemente in pazienti con artrosi del ginocchio, vengono effettuate iniezioni intra-articolari con cortisone o prodotti di acido ialuronico. L’acido ialuronico è una sostanza viscosa, elastica, che ha la proprietà di ammortizzare i traumi subiti dall’articolazione, nutrire la cartilagine ed evitare l’attrito tra le superfici articolari.
Nei colloqui con i pazienti siamo soliti paragonare l’azione dell’acido nell’articolazione a quella dell’olio nel motore delle autovetture, cioè di un lubrificante. Nell’ artrosi del ginocchio questa terapia viene utilizzata spesso perché è facile eseguire l’iniezione intra-articolare all’interno del ginocchio. Effettuare l’iniezione intra-articolare nell’anca è più rischioso, perché non si ha la certezza di iniettare il farmaco esattamente dentro l’articolazione. Tale certezza si ottiene solo mediante una guida di immagine, sino ad oggi sotto guida TAC o fluoroscopica; in pratica tali metodiche di iniezione intra-articolare nell’anca vengono eseguite molto di rado,. E’ chiaro purtroppo che tale tipo di guida è complessa da eseguire ed espone i pazienti alle radiazioni . Il dott. Migliore e il dott. Tormenta hanno messo a punto una tecnica di guida che utilizza l’ecografia, quindi senza radiazioni, pur risultando sicura, facile, rapida, ed economica. In pratica è la stessa guida ecografica che si usa per fare le biopsie.
Le iniezioni nell’anca sotto guida ecografica vengono eseguite, con una tecnica diversa, solo in pochi altri centri europei, (rispettivamente a Copenaghen dal gruppo del prof. Bliddal (con inserimento dell’ago per via anteriore-inferiore) e a Zurigo dal dott. Gerber (senza guida bioptica per l’ago). Invece in Francia, negli USA e in Messico alcuni gruppi continuano ad impiegare la guida radiologica fluoroscopica.
Fondamentalmente questa terapia è indicata per l’artrosi dell’anca nelle sue fasi iniziale e intermedia. Più la malattia è avanzata e lo spazio articolare ristretto e meno si ha giovamento dalla terapia intra-articolare; in questi casi l’intervento di protesi è inderogabile.
Nell’esperienza dell’Associazione Nazionale ANTIAGE effettuando le iniezioni con tale tecnica, si è riscontrato una riduzione del dolore ed un miglioramento delle funzione motoria e articolare, soprattutto nelle attività della vita quotidiana come alzarsi da una sedia, uscire o entrare nell’autovettura, stare in piedi, tagliarsi le unghie, infilare un calzino, camminare. Inoltre si è riscontrato una riduzione nel consumo di farmaci anti-infiammatori, normalmente usati per il dolore. Ciò significa anche una riduzione degli effetti collaterali dovuti a questi farmaci ed una conseguente riduzione della spesa sanitaria.
L’associazione ha eseguito circa 1500 iniezioni intra-articolari nell’anca in 900 pazienti con buoni risultati che si pubblicano su diverse riviste scientifiche e nell’ambito di congressi nazionali ed internazionali. Attualmente questa è una delle casistiche più numerose al mondo.
Normalmente si eseguono una o due iniezioni intra-articolari ogni sei mesi; abbiamo osservato anche casi di miglioramento protratto fino a otto mesi /un anno. Purtroppo esiste anche un 10% di pazienti che risponde poco e male alla terapia e si sta studiando il motivo di queste, fortunatamente, rare evenienze.
I pazienti riferiscono che l’iniezione non è affatto dolorosa ed infatti non richiede neanche l’uso dell’anestetico locale. Non abbiamo mai avuto effetti collaterali significativi. La guida ecografica comprende anche il doppler, che visualizza i vasi sanguigni i quli possono così essere evitati durante l’iniezione. Inoltre nella nostra esperienza, usando adeguate misure di asepsi, non abbiamo mai riscontrato complicanze infettive. Raramente abbiamo riscontrato ematomi nella sede dell’iniezione, comunque scomparsi in pochi giorni, senza alcuna conseguenza a lungo termine. Inoltre il 10% dei pazienti trattati ha descritto un senso di pesantezza a carico dell’anca iniettata, di solito della durata di pochi giorni; tale sensazione è del tutto normale perché dipende dal tempo che l’acido (che è denso e viscoso) impiega a distribuirsi nell’articolazione dopo l’iniezione. In pratica quindi non esistono reali controindicazioni al trattamento tranne la presenza di infezioni (Herpes, dermatiti, pustole) nel sito di iniezione oppure l’assunzione di anticoagulanti orali da parte del paziente ( per anticoagulanti non intendiamo la aspirina a basse dosi, che non crea alcun problema ma farmaci dicumarolici, usati in pazienti con protesi cardiache, fibrillazioni, trombosi, embolie, etc).
Concludendo quindi la tecnica è facile, sicura, economica ed anche in caso si decida poi di effettuare comunque l’intervento di protesi, tale terapia non ne pregiudica in alcun modo la fattibilità.
Tale tecnica viene da noi utilizzata anche per altri siti infiltrativi ( tibio-tarsica, scapolo-omerale…) qualora si ritenga utile la miglior precisione possibile.
Dott. Sciascia Giovanni